"Ponte dell’Arcobaleno".
Quando un animale che è stato particolarmente vicino a qualcuno muore, egli va al Ponte dell’Arcobaleno.
Lì ci sono prati e colline per tutti i nostri amici speciali, cosicché essi possono correre e giocare insieme.
C’è tanto cibo, acqua ed il sole splende e i nostri amici stanno bene e sono al caldo.
Tutti gli animali che erano malati o vecchi riprendono salute e vigore, così come quelli a cui è stato fatto del male o che si sono feriti vengono risanati, proprio come noi ce li ricordiamo nei nostri sogni di tempi e giorni ormai passati.
Gli animali sono felici e contenti, eccetto che per una piccola cosa: tutti provano nostalgia verso qualcuno davvero speciale che hanno dovuto lasciarsi alle spalle.
Tutti corrono e giocano insieme ma viene il giorno in cui uno si ferma improvvisamente e guarda all’orizzonte. I suoi occhi scintillanti sono attenti, il suo agile corpo freme.
All’improvviso comincia a correre fuori dal gruppo, volando sopra l’erba verde; le sue gambe lo spingono sempre più veloce.
Sei stato avvistato e quando tu ed il tuo amico speciale finalmente vi incontrate, tutto è gioia e non vi separerete mai più.
La pioggia di baci felici sul tuo viso, le tue mani che accarezzano nuovamente l’amata testolina, tu che puoi guardare ancora negli occhi sinceri del tuo animale che da tanto se ne era uscito dalla tua vita ma che mai era stato assente dal tuo cuore.
Ora attraversate insieme il Ponte dell’Arcobaleno...
Autore ignoto
mercoledì, gennaio 31, 2007
venerdì, gennaio 26, 2007
Questione di Style o i tempi sono maturi?
Stamattina sono stata ad un business breakfast meeting veramente chic, ben organizzato e giusto nella scelta dell'orario -dalle 9.30 alle 10.30- per chi, come me, ha difficolta' a gestire l'agenda e fare incastrare tutti gli appuntamenti.
Si trattava della presentazione del nuovo sito di Conde' Nast, Style.it che integra i siti Vogue; Glamour e Vanity fair.
Ora, non voglio fare pubblicita' a nessuno, la mia neutralita' e' fuori discussione. Con questo mio post ma volevo solo segnalare che l'aria che si respirava stamani era frizzante ed entusiasmante. Sembrava una di quelle presentazioni che si fanno, che so a New York, con moltissimi clienti, veramente interessati a capire le potenzialita' di questo nuovo prodotto editoriale, in un'atmosfera very professional e con quel tanto di opulenza che era un po' di tempo che non vedevo. Opulenza che va nella direzione di Internet e dell'advertising online, e siccome c'erano molti rappresentanti di due categories, fashion e beauty, che hanno sempre un po' snobbato Internet o meglio la pubblicita' su Internet credo che siano veramente cambiati i tempi...finally
:-)
Si trattava della presentazione del nuovo sito di Conde' Nast, Style.it che integra i siti Vogue; Glamour e Vanity fair.
Ora, non voglio fare pubblicita' a nessuno, la mia neutralita' e' fuori discussione. Con questo mio post ma volevo solo segnalare che l'aria che si respirava stamani era frizzante ed entusiasmante. Sembrava una di quelle presentazioni che si fanno, che so a New York, con moltissimi clienti, veramente interessati a capire le potenzialita' di questo nuovo prodotto editoriale, in un'atmosfera very professional e con quel tanto di opulenza che era un po' di tempo che non vedevo. Opulenza che va nella direzione di Internet e dell'advertising online, e siccome c'erano molti rappresentanti di due categories, fashion e beauty, che hanno sempre un po' snobbato Internet o meglio la pubblicita' su Internet credo che siano veramente cambiati i tempi...finally
:-)
domenica, gennaio 07, 2007
Il futuro sostenibile si basa sulla fiducia
Benritrovati e buon 2007.
Varie volte nel corso degli ultimi mesi ho accennato al concetto dell'importanza della variabile temporale come unico vero bene prezioso della nostra esistenza e, dopo due settimane di stacco ovvero di vacanza e di riposo mi rendo conto di quanto sia assolutamente determinante il tempo in ogni aspetto della mia vita.
...a proposito del tempo, sto ultimando di leggere un libro che mi e' stato regalato da una persona a me molto cara, si intitola "Il futuro che gia' c'e' (ma ancora non lo sappiamo)" scritto dal Professor Vito Di Bari.
Nell'ultimo capitolo dedicato al lavoro, fra i vari argomenti tutti molto interessanti, il Professor Di Bari accenna del concetto di fiducia come base di un rapporto vincente fra azienda e cliente ed io sono totalmente d'accordo. Credo che nel nostro Paese piu' che in altri, e il Professor Di Bari lo sostiene, manchi oggi quell'energia positiva e costruttiva che nasce da una relazione basata sulla fiducia fra le persone. Ogni giorno si respira un'aria di scetticismo se non di malafede nei rapporti azienda cliente, fra cittadino e istituzioni, che in molti casi si traduce in una gestione del business infelice, dove regna l'avarizia nella collaborazione anziche' la generosita', e che inevitabilmente abbassa il livello di produttivita' e di redditivita'. Per fortuna esistono anche le eccezioni in ambito di relazioni come si suol dire "win-win". Sarebbe interessante poterne fare una raccolta, una sorta di show-reel pubblico a vantaggio di tutti.
Varie volte nel corso degli ultimi mesi ho accennato al concetto dell'importanza della variabile temporale come unico vero bene prezioso della nostra esistenza e, dopo due settimane di stacco ovvero di vacanza e di riposo mi rendo conto di quanto sia assolutamente determinante il tempo in ogni aspetto della mia vita.
...a proposito del tempo, sto ultimando di leggere un libro che mi e' stato regalato da una persona a me molto cara, si intitola "Il futuro che gia' c'e' (ma ancora non lo sappiamo)" scritto dal Professor Vito Di Bari.
Nell'ultimo capitolo dedicato al lavoro, fra i vari argomenti tutti molto interessanti, il Professor Di Bari accenna del concetto di fiducia come base di un rapporto vincente fra azienda e cliente ed io sono totalmente d'accordo. Credo che nel nostro Paese piu' che in altri, e il Professor Di Bari lo sostiene, manchi oggi quell'energia positiva e costruttiva che nasce da una relazione basata sulla fiducia fra le persone. Ogni giorno si respira un'aria di scetticismo se non di malafede nei rapporti azienda cliente, fra cittadino e istituzioni, che in molti casi si traduce in una gestione del business infelice, dove regna l'avarizia nella collaborazione anziche' la generosita', e che inevitabilmente abbassa il livello di produttivita' e di redditivita'. Per fortuna esistono anche le eccezioni in ambito di relazioni come si suol dire "win-win". Sarebbe interessante poterne fare una raccolta, una sorta di show-reel pubblico a vantaggio di tutti.
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