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lunedì, gennaio 25, 2010

Intervista a ISOBAR tratta da Webook Advexpress

Grazie all'integrazione del digitale con gli altri media e alla raccolta dei frutti del lavoro fatto negli anni passati, nel 2009 Isobar ha incrementato il valore non solo dell'amministrato ma anche dei ricavi dovuti a servizi a valore aggiunto. Un risultato ottenuto coniugando l'eccellente conoscenza del mercato italiano al solido know how internazionale.

Intervista a Layla Pavone e Josè Gonzalez Galicia, co-managing directors di Isobar.

Dagli sconvolgimenti della crisi economica sembra emergere un panorama dei media diverso da quello cui eravamo abituati, con gli investimenti su Internet che erodono quote di mercato agli altri mezzi. Alla luce di questo scenario, qual è stato per Isobar l'andamento economico del 2009 e come vi state preparando alla probabile ripresa del 2010?
Layla Pavone - L'andamento economico del 2009 per Isobar è stato assolutamente positivo considerando anche il calo complessivo degli investimenti pubblicitari. Certo noi ci occupiamo di digitale interattivo, dove le cose sono andate un po' meglio, ma il decremento degli investimenti sui media classici è stato mediamente del 15%.

Per quanto riguarda la nostra crescita, ritengo che questi siano i frutti di un lavoro fatto negli anni passati, che ci ha portato ad avere competenze ad altissimo valore aggiunto. Un fattore chiave da questo punto di vista è rappresentato dall'integrazione del digitale con gli altri media, uno dei punti forti di Isobar.
Il risultato è che nel 2009 Isobar ha incrementato il valore non solo dell'amministrato ma anche dei ricavi dovuti a servizi a valore aggiunto. Il 2010 significa per noi consolidare i risultati e lanciare nuovi servizi per la comunicazione online. Inoltre ci attendiamo che il 2010 sia un anno molto importante per gli spostamenti di budget da parte delle aziende sull'online, e non mi riferisco solo alla pubblicità web, ma anche al below the line, che la comunicazione digitale sa coprire più che egregiamente.

Isobar è una struttura dichiaratamente glocal, nel senso che sostiene di unire la conoscenza dei singoli mercati nazionali in cui è presente con una professionalità e una expertise internazionale, e i migliori strumenti a disposizione sul mercato. Quali sono i vantaggi che offre questo tipo di struttura?
Josè Gonzalez - La strategia adottata a livello centrale dal nostro Gruppo è quella di crescere anche attraverso le acquisizioni di realtà forti nei vari paesi, ma lasciando ogni azienda locale con la propria identità. È una politica adottata per esempio anche da grandi aziende come Unilever e Procter&Gamble e c'è una ragione: nel loro caso la ragione è che la famosa 'Signora Maria' rimane affezionata al suo marchio con il quale ha un rapporto molto stretto. Solitamente andiamo a valutare quello che succede negli altri paesi per poi applicare a quello in cui siamo sbarcati ciò che potrebbe funzionare anche lì. Magari anche solo il 50%.

Layla Pavone - Il Gruppo Aegis ha dichiarato circa dieci anni fa che l'interazione digitale sarebbe stata il futuro della comunicazione: ne era talmente convinta da investire cifre importanti nello sviluppo di un network, delle persone e degli strumenti specializzati nel digitale. Il vantaggio poi di avere clienti internazionali, con una visione globale, ha spinto Isobar a dotarsi di applicazioni software e di metodologie molto potenti di insight e delivery, che ora ci portano in dote una qualità del servizio di elevato livello.

La filosofia di Isobar si condensa nell'espressione 'creating time', affinchè il consumatore possa interagire con la marca o l'azienda e cominciare (o continuare) così un percorso di engagement. Quali strumenti adoperate per approfondire al meglio la conoscenza dell'utente/consumatore?
Josè Gonzalez - Il parametro di misurazione che noi osserviamo è il tempo medio di visualizzazione di un certo contenuto. In realtà abbiamo bisogno tutti di nuovi indicatori che misurino l'engagement, il coinvolgimento del consumatore con la marca. Il banner stesso, come strumento di comunicazione, non è affatto superato: dipende da cosa ci metti dentro. E poi, cosa è successo prima e cosa succede dopo che il navigatore/consumatore ha visto la nostra comunicazione? Quello che facciamo in Isobar è creare nuovi parametri che riescano a misurare meglio e più in profondità l'azione degli utenti online.

Layla Pavone - La variabile temporale è in questo momento la moneta più preziosa per valutare il rapporto tra brand e consumatore. I metodi classici di misurazione, come copertura, frequenza e GRP's, sono tuttora validi e importanti, ma il concetto di tempo speso da parte degli utenti online insieme alla marca comporta un'implicazione importate: non sei più tu, azienda, che parli a me consumatore da un piano di superiorità; siamo finalmente alla pari, perchè per parlarmi ed avere la speranza e l’ambizione di coinvolgermi hai bisogno anzitutto del mio tempo digitale.

Uno dei servizi più importanti che offre Isobar è relativo al media planning e buying. Quali sono i vostri punti di forza in questa attività? Quali strumenti utilizzate per pianificare e ottimizzare le campagne dei vostri clienti?
Layla Pavone - I concetti di planning e buying relativamente ai mezzi digitali interattivi sono sempre un po’ riduttivi. Occorre un team con competenze strategiche verticali e specialistiche per capire quali sono le esigenze del cliente e implementarle; abbiamo peraltro strumenti e database esclusivi perché progettati da noi dieci anni fa, che alimentiamo costantemente e che ci permettono di conoscere in profondità l’andamento del mercato dell’advertising online attraverso numerose variabili economiche e di performance e che comprendono dati su concessionarie, editori, formati e ancora altre informazioni, le quali si traducono in un piano media elaborato con rigorosità scientifica e accuratezza.

Isobar offre tutta la gamma completa di servizi per la comunicazione digitale, tra cui Word of Mouth, Search Engine Optimisation, eCRM, Mobile Marketing, etc. Quali sono i servizi che vi hanno dato le maggiori soddisfazioni in quest'ultimo anno?
Layla Pavone - Tutta l'area del social marketing è risultata molto interessante: attraverso il social media l'azienda ha infatti la capacità di richiedere un contributo di pensiero al consumatore, portandolo su un piano di parità; normalmente questo provoca l'endorsement da parte del consumatore dei valori e dei prodotti o della marca. Tra gli altri servizi che quest'anno sono stati brillanti tutta l'area della search, e per quanto riguarda il display advertising va segnalato il video spot.

Josè Gonzalez - oltre a questi servizi citerei il mondo della creatività e dello sviluppo. In questo ambiente la sperimentazione e l'innovazione pagano molto, per questo noi cerchiamo di spingere sempre i nostri clienti a osare un po' di più, sempre nel limite degli obiettivi di comunicazione. Un altro fronte estremamente interessante è il cosiddetto word of mouth: nei prossimi anni sarà il consumatore che detterà la strategia dell'azienda. Gli strumenti attraverso cui avverrà questa trasformazione possono essere molteplici - Facebook, Twitter, per citare i più noti adesso; ma col tempo potrebbero emergerne altri che le aziende farebbero bene a tenere d'occhio.


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ISOBAR COMMUNICATIONS
Via Durini, 28 - 20122 Milano
Tel. 02 776961 02 776961 Fax 02 77696259
isobaritalia@aemedia.com
www.isobar.net

Board di direzione. Giulio Malegori, Paolo Cimbro, Layla Pavone, Jose’ Gonzalez Galicia.
Numeri. Anno di costituzione: 2003. Composizione azionaria: 100% Aegis Media Italia. Addetti: 50. Amministrato: stime chiusura 2009 - 65 milioni di euro.
Collegamenti internazionali: Network Isobar.

venerdì, gennaio 22, 2010

IAB ITALIA in audizione presso le Commissioni Cultura e Trasporti della Camera dei Deputati

Le proposte dall’Associazione per il recepimento della Direttiva europea sulla “Televisione senza frontiere” e la promozione da parte delle Istituzioni di un Codice di Autoregolamentazione nella lotta contro ogni forma di illegalità sulla Rete, i punti chiave dell’intervento di IAB Italia



Roma, 22 gennaio 2010 – IAB Italia è stata audita oggi presso le Commissioni Cultura e Trasporti della Camera dei Deputati, in merito al recepimento della Direttiva cosiddetta “TV senza frontiere”.

Con particolare riferimento all’ambito di applicazione della Direttiva, IAB Italia ha chiesto alle Commissioni competenti di recuperare lo spirito originale del Legislatore europeo – che ha ritenuto necessario specificare e limitare il perimetro di attuazione del provvedimento in più punti dello stesso – e prevedere l’esclusione delle piattaforme online che veicolano contenuti generati e messi a disposizione dagli utenti (UGC).

Come sottolineato da Layla Pavone, Presidente di IAB Italia, il Legislatore europeo, in maniera lungimirante, ha compreso il reale valore che la Rete ha assunto nella gestione della vita quotidiana di milioni di cittadini.
«La continua e inarrestabile crescita di Internet – sia dal punto di vista degli utenti sia delle attività economiche, sociali e culturali – dimostra la forza di questo incomparabile ambiente di comunicazione, fondato sui principi della libertà e della transfrontalierità. La Rete non è solo una piattaforma dove si possono far convergere tutti i media, ma è un luogo di aggregazione, dove si incontrano e sviluppano nuove idee, nuove opportunita’, nella logica di una reale forma di partecipazione democratica» ha commentato Pavone. Pertanto, IAB Italia si auspica che, nel recepimento della Direttiva, anche il Governo italiano ne comprenda le potenzialità e continui a promuovere uno sviluppo di Internet finalizzato alla crescita e alla competitività del Sistema Paese.

Nel corso dell’audizione odierna, inoltre, Fabiano Lazzaroni, General Manager di IAB Italia ha rinnovato la proposta di aprire un tavolo di confronto istituzionale per promuovere un Codice di Autoregolamentazione volto a combattere tutte le forme di illegalità sulla Rete. Secondo IAB Italia – che ha ribadito la propria disponibilità a coinvolgere attivamente i propri associati per la definizione di regole efficaci, flessibili e bilanciate – il ruolo delle Istituzioni dovrebbe essere quello di facilitare il dialogo tra i vari attori coinvolti, affinché i diversi interessi in gioco (Proprietà Intellettuale, Privacy, Libera Impresa e Libertà dell’Espressione) possano trovare un giusto bilanciamento, in un quadro di buone pratiche che prevedano delle forme di cooperazione per condurre efficacemente la lotta a ogni forma di reato.

Informazioni su IAB Italia:
Fondata nel giugno 1998, IAB Italia raggruppa i più importanti operatori della pubblicità online in Italia ed è il charter italiano dell’Interactive Advertising Bureau, la più importante associazione nel campo della pubblicità su Internet a livello mondiale. IAB è il punto di riferimento del settore per quanto riguarda la definizione e l’applicazione degli standard, lo sviluppo e la divulgazione di dati e informazioni sul settore, la misurazione e la metrica.

L’obiettivo di IAB Italia è quello di contribuire allo sviluppo del mercato dell’advertising su Internet nel nostro Paese, promuovendo una maggiore e più profonda conoscenza delle opportunità e dei meccanismi nel nuovo media.
Oltre a importanti attività di divulgazione dell’informazione, IAB Italia è particolarmente impegnato nel campo della definizione della metrica e della misurazione dei siti web, nella certificazione del fatturato dell’online advertising e nelle attività di ricerca.
IAB Italia fa inoltre parte del network IAB Europe, la federazione europea nata per favorire lo sviluppo del mercato dei media interattivi e il corretto sviluppo di questo settore nell’industria della comunicazione in Europa.

mercoledì, gennaio 06, 2010

About real Women and real TV

Al Presidente della Repubblica, On. Giorgio Napolitano
Al Presidente della Rai, Dr. Paolo Garimberti
Al Presidente dell’Agcom, Prof. Corrado Calabrò
Al Presidente della Commissione Parlamentare di Vigilanza, On. Sergio Zavoli
Al Ministro dello Sviluppo Economico, On. Claudio Scajola
Al Vice Ministro delle Comunicazioni, On. Paolo Romani
Al Ministro delle Pari Opportunità, On. Mara Carfagna


Signor Presidente, Signorie Vostre
In occasione del prossimo rinnovo del Contratto Nazionale di Servizio della Radiotelevisione, chiediamo vivamente di porre la massima attenzione sul tema della rappresentazione delle donne in tivù. Da più parti della società civile emerge con crescente urgenza la necessità di un nuovo corso per la figura femminile nelle trasmissioni radiotelevisive ma esso, tuttavia, stenta a trovare un terreno concreto di sbocco.

Il dettato dei principi costituzionali, in particolare all’articolo 3, 51, e 117, è chiaro: “E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e la uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”.
Il servizio pubblico, per primo, potrebbe svolgere un ruolo specifico nel rimuovere l’ostacolo prodotto di fatto da una visione parziale dell’immagine femminile, promuovendo una rappresentazione rispettosa della dignità umana, culturale e professionale delle donne. A tal fine condividiamo e intendiamo sostenere le proposte contenute nell’appello della responsabile dell’Osservatorio Direttiva Servizi di Media Audiovisivi del Dipartimento Comunicazioni, Gabriella Cims, come appreso dagli organi di stampa, (appello pubblicato su Rainews24 del 29/11/2009: “Solo la bellezza fa audience?”), e discusso recentemente nei dibattiti pubblici promossi anche dal CPO dell’Enea e dal CPO del Ministero dello Sviluppo Economico.

Chiediamo pertanto:
-che il servizio pubblico trasmetta programmi ad hoc sulle questioni della vita reale delle donne, offrendo all’immaginario collettivo una maggiore completezza e pluralità di modelli di riferimento della femminilità;
-che il Contratto di Servizio venga emendato, -proposta allegata- poiché la versione in vigore palesa più di un punto debole sotto questo profilo. Basti osservare che non vi è un solo articolo o comma dedicato specificatamente ai temi delle pari opportunità e che la violenza sulle donne è una vistosa “assenza” nella programmazione sociale, (art. 8 comma 6).
-l’adozione di un Codice di Autoregolamentazione Media e Donne e l’insediamento di un Comitato ad hoc che ne monitori l’effettiva applicazione nell’ambito dell’emittenza e dei media in generale. Ciò avvicinerebbe l’Italia agli altri Paesi Europei che già da diversi anni hanno varato iniziative simili, come rilevato dal Libro Bianco del Censis, “Women and Media in Europe”.

Confidando che alla più partecipata riflessione, si affianchi alla nostra voce il significativo Vostro contributo,

vogliate accogliere i sensi della nostra più alta stima.
Roma, 28 dicembre 2009



Mirella Ferlazzo, Pres. CPO Ministero Sviluppo Economico, Via Molise 2 – 00187 - Roma
Elisa Manna, Resp. Politiche Cult. CENSIS
Teresa Chironi, Pres. CPO ENEA
Francesca Brezzi, Pres. Osservatorio studi di Genere, e P.O.(Sapienza, Tor Vergata, Roma Tre) – Prof. filosofia morale a Roma Tre,
Elisabetta Strickland, V. Pres. Istituto Nazionale di Alta Matematica, Univ. di Roma “Tor Vergata”, - Prof. di Algebra e Cons. Scientifico Osservatorio studi di Genere, e P.O.
Annabella Souhodolsky, Pres. CPO RAI
Maxia Zandonai, Pres. CPO Usigrai
Oriana Calabresi, Pres. CPO della Corte dei Conti
Patrizia Cenci, Pres. CPO Istituto Nazionale Fisica Nucleare
Donatina Persichetti, Pres. Consulta Femminile del Lazio
Flavia Barca, Coordinatrice IEM-Fondazione Rosselli
Layla Pavone, Pres. Iab Italia
Lucia Visca, Pres. CPO FNSI.
Marina Cosi, rappresentante FNSI nell’Ifj
Laura Frati Gucci, Pres. Naz. AIDDA, Ass. Imprenditrici e Donne Dirigenti di Azienda
Giacinta Prisant, Pres. Consulta Femminile della Valle d’Aosta
Daniela Cascone, Comp. CPO ATAC e sua rappres.te nella Rete dei CPO di Roma e Provincia
Serena Romano, Pres. Corrente Rosa
Alessandra Servitori, Consigliera Nazionale di Parità
Rosanna Oliva, Pres. di “Aspettare stanca”
Daniela Bellisario, Pres. Servizi interattivi srl
Barbara Vecchietti, JOHNSON & JOHNSON Italy - Mass Market Customer Development Director
Ornella Del Guasto, Fondazione Bellisario
Elisa Manacorda, Dir. Galileo
Alessandra Alessandri, titolare Labmedia
Lorella Zanardo, membro dell’Advisory Board di Winconference – Losanna e coautrice del documentario “il corpo delle donne”