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venerdì, marzo 18, 2011

Bringing people and brands together like never before

Probabilmente sara' un assioma semplificato ma la riflessione che faro' ...btw forse e' anche giusto (e umano)...vorrebbe significare il tentativo di ricercare dei raffronti per poter essere maggiorimente consapevoli del valore che i canali/veicoli di comunicazione, che i luoghi e le persone rappresentano.

Comincio col dire che parlare di Social Media è riduttivo dal mio punto di vista. Gli ambienti Web2.0 sono ormai delle vere e proprie "societa' parallele" dove le persone si incontrano, dialogano, litigano, scherzano, lavorano, amoreggiano, comprano, vendono, insomma vivono, convivono e si concedono.
Si tratta dunque di Social prima ancora che di Media.
I "social sites", forse bisognerebbe definirli cosi'(?), sono delle vere e proprie citta' con tanto di piazze, di indirizzi e di numeri civici e soprattutto di persone in carne e ossa laddove la fisicita' e' data dal potere delle parole e delle immagini anzitutto. Diro' di piu' a coloro i quali potrebbero criticare questa tesi: i social sites hanno contribuito a restituire alle persone l'attitudine a comunicare, a dialogare, a riflettere e confrontarsi apertamente sui temi seri e meno seri della loro vita quotidiana, ad essere centrali rispetto al mondo che li circonda e non piu' attori secondari e sottomessi al gioco della vita la cui partita e' ormai sempre piu' rappresentata, vinta o persa, sui tavoli del potere mediatico dove ormai non esiste piu' mediazione, confronto e compromesso che, nell'accezione pura del termine, dovrebbe portare ad appianare le differenze e dovrebbe essere raggiunto attraverso la mutua rettifica delle reciproche richieste, concedendo un po' a ciascuna delle parti.
Le citta', i paesi e le piazze una volta erano veri e propri luoghi di aggregazione e di socializzazione. Le persone si riunivano intorno a questi luoghi perche' la loro natura sociale li portava alla ricerca del prossimo, alla necessita' di aggregarsi, di stare insieme, di condividere valori, idee e sogni.
Se pensiamo oggi alle citta' ed al ruolo che hanno assunto nell'ordine delle cose della societa' contemporanea, a tutto pensiamo fuorche' a luoghi di vera aggregazione di individui, luoghi del dialogo. Oggi non ci parliamo piu'. Per strada se qualcuno ci ferma e ci rivolge la parola le nostre reazioni sono di sospetto e di paura talvolta. Siamo arrivati all'esasperazione di questo atteggiamento di diffidenza nei confronti del nostro prossimo al punto che non ci fermiamo piu' nemmeno se vediamo qualcuno in difficolta'.
Ora, se ci pensate, invece i "social site" hanno assunto oggi un ruolo terapeutico se non addirittura taumaturgico. Riuniscono e rimettono in contatto le persone, restituiscono la parola a chi l'ha dimenticata, ridanno un cuore ed un'anima anche a chi pensava di averla smarrita per le strade della città. Risvegliano i sensi, rinvigoriscono le emozioni, che sono un aspetto fondamentale della natura umana.
I social site sono luoghi straordinari, ed il fatto che il tempo speso la' sia in continuo aumento deve far riflettere su quanto sia forte la necessita' delle persone di riappropriarsi di quegli spazi dove interagire che la societa' post-moderna paradossalmente ha loro negato.
Anche la pubblicita' segue questi nuovi ritmi che l'umanita' via via, proprio grazie ad Internet e al Web2.0 sta riscoprendo. Insomma la fredda tecnologia ci sta restituendo il piacere del calore umano. La fredda tecnologia sta rimettendo in contatto le persone con le persone, e le aziende sono fatte da persone, e la pubblicita', il marketing, sono fatti da aziende che sono fatte da persone.
Il livello di attenzione e di sensibilita' all'interno dei social site, anche nei confronti della pubblicita' e' superiore rispetto ai canali tradizionali, anche e soprattutto per la capacita' che la tecnologia ci sta offrendo di indirizzare meglio i nostri messaggi quand'anche siano essi di carattere puramente informativo/persuasivo (i.e. la cosiddetta tabellare premium).
Il behavioral targeting o il dynamic targeting sono discipline che sempre piu' aiuteranno a riposizionare nei corretti flussi la relazione tra le aziende, i prodotti i servizi e le persone per i quali sono stati pensati. Per non parlare della capacita' di ascolto reale e non mediato che oggi le aziende possono avere attraverso i "social site" e conseguentemente di dialogo alla pari che porta alla reale creazione di reciproco valore aggiunto.
...to be continued...