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Bling Bling Blog

mercoledì, dicembre 01, 2010

C'e' baruffa nell'aria...finalmente...

E' da qualche settimana che sento nell'aria un'atmosfera diversa.
E' come se l'Italia si stesse risvegliando da un torpore decennale. E lo si avverte per strada, con gli studenti che finalmente scendono in piazza a manifestare, con programmi televisivi "controcorrente", con scandali politici che finalmente hanno risvegliato la coscienza civile, con Wikileaks che spara alzo zero (a parte le indiscrezioni sull'Italia che sono di dominio pubblico :) e con "gli internettari" che cominciano a dare evidenti segni di nervosismo rispetto alle decisioni, proposte,imposizioni politiche che tentano di intervenire per il bene della rete con il rischio invece di sortire l'effetto contrario (tanto per cambiare...).
Insomma forse il gioco comincia a farsi duro per davvero. No pasaran...
Finalmente! Finalmente ci stiamo un po' tutti rendendo conto che questo Paese sta letteralmente andando alla deriva, il che e' paradossale per una Penisola, ma e' cosi' e che abbiamo pochissimo tempo per salvarci da uno tzunami colossale.
Sento una sorta di maggiore spirito critico costruttivo, che forse potrebbe rimettere gli speroni al nostro amato Stivaletto.
C'e' un embrione di energia che comincia a sprigionarsi nell'etere e nella rete.
Per ora e' baruffa, ma se solo si riuscisse a convogliarla e incanalarla verso una prospettiva di new risorgimento, in un movimento di pensiero solido, coeso, scevro dalle solite modalita' di gestire "l'affaire" che hanno quasi distrutto tutte le nostre capacita' creative, di fare inovvazione e di voglia di primeggiare e competere con il resto del mondo, beh forse c'e' la potremmo fare. Finalmente...

venerdì, novembre 05, 2010

Sullo IAb Forum, sul business, sulla nostra vita

Eccomi qui, dopo due giorni decisamente intensi nei quali si sono susseguite e accavallate tantissime riflessioni, considerazioni e soprattutto emozioni.
Quarantotto ore nelle quali... non so se riusciro' ad esprimere e raccontare le sensazioni che ho provato, ma ci provo... la fisicita' di questo evento comporta uno sforzo ed un impegno materiale -ovvero del corpo- in totale sinergia con il pensiero, dove e' richiesta una maggiore velocita' delle sinapsi, che devono aiutare i neuroni a concentrare l'attenzione su ogni istante, per non perdere nemmeno un preziosissimo "frame", assicurandosi che tutto stia andando bene e che tutti siano "felici" e nel quale e' fondamentale rendersi disponibili per tutto e per tutti.
Quest'anno poi e' stato per me uno IAB Forum molto particolare, che ho vissuto, nonostante il totale coinvolgimento emotivo e fisico, un pochino dall'alto o dall'esterno se volete.
IAB Italia e IAB Forum sono ormai una "macchina rodata", un progetto costruito passo dopo passo, con tanta passione, buon senso e volonta' di condivisione con tutta la business community.
Sin dalla mia prima idea, nel 2003, IAB Forum avrebbe dovuto essere un appuntamento dedicato allo "share of knowledge and experience",che avrebbe dovuto diventare patrimonio della nostra industry, una specie di evento "open source" con pero' una dichiarata finalita', convincere le aziende delle potenzialita' di Internet come ambiente di comunicazione nel quale investire e fare affari.
Ma, sapete, quando si e' fortemente coinvolti, appassionati ed anche molto operativi in un progetto, non si riesce ad avere una visione veramente obiettiva di cio' che si sta facendo.
E' cosi' quest'anno, avendo passato il testimone della responsabilita' di IAB e conseguentemente di IAB Forum, ho avuto l'opportunita' di capire in maniera un po' piu' distaccata e di darmi una ragione del perche' siamo arrivati dove siamo arrivati, del perche' si siano registrati 10.000 professionisti, del perche' ci siano state oltre 100 aziende sponsor, del perche' si sia finalmente arrivati a 1000 milioni di euro investiti in adv online, e del perche' si avvertiva quasi fisicamente un'energia positiva che pervadeva tutta la manifestazione, del perche' cosi' tanti sorrisi.
Il perche' credo sia da ricercarsi proprio nel fatto che questa idea iniziale di "crowdsourcing", questa idea di contagiare e coinvolgere le persone a partecipare ad un progetto comune con lo spirito di fare innovazione, creare "un territorio neutrale nel quale costruire rapporti e modelli di business nuovi alimentati da una fonte energetica pulita e rinnovabile", si sia definitivamente realizzata :-)
Questo e' cio' che e' diventato oggi IAB Italia e IAB Forum, grazie a tutti per averci creduto, per la fiducia, per aver partecipato e grazie a tutti i colleghi che si impegneranno a mantenerne inalterato lo spirito e la mission.

venerdì, ottobre 15, 2010

tesi ed antitesi di internet

Ieri sera rientrando a casa facevo alcune riflessioni filosofiche/antropologiche/tecnologiche e pensavo a se e cosa ci abbia regalato e contemporaneamente tolto internet in questi anni.
Una sorta di bilancio amorevole, un bilancio anche di una fase molto importante della mia vita, personale e professionale.
Perche', e' inutile sottolineare quanto la rete ci abbia cambiato sotto ogni punto di vista, in generale e figuriamoci per chi come me lavora "con, in e per internet".
Quindi soffermarsi ogni tanto per provare a capire se e' come Internet ci abbia cambiato come individui all'interno del nostro contesto sociale forse e' importante.
La rete ci ha regalato onnipotenza, perche' ci si sente al centro dell'universo quando si ha a disposizione tutto o quasi, soprattutto in termini di conoscenza: "sapere e' potere".
Allo stesso tempo la rete ci rende "piccoli". Ci si sente costantemente impreparati, inadeguati rispetto alla mole di informazioni che sono facilmente disponibili online e all'impossibilita' di utilizzarle tutte. Chi, come me, e' bulimico di conoscenza non puo' che talvolta sentirsi inerme rispetto all'incapacita' di nutrirsi di tutto il banchetto di bit di informazioni che avrebbe potenzialmente a disposizione.
La rete ci ha dimostrato, con tutta la sua naturale prepotenza, l'originalita' dell'individuo e delle sue idee e la possibilita' di realizzare progetti che solo qualche anno fa sarebbe stato impensabile poter concretizzare in poco tempo e senza grandi investimenti.
Parimenti la rete nella sua immensita' e replicabilita' ci ha resi consapevoli che di originale c'e' molto poco e di come le dinamiche sociali, culturali, economiche e progettuali nonostante tutto siano assolutamente analoghe a qualunque latitudine e longitudine.
La rete ci ha messo nelle condizioni di essere sempre e costantemente connessi l'uno con l'altro e di apprendere nuovi modelli di socializzazione, che aiutano moltissimo ad esprimere la nostra individualita' e di integrarla con quella degli "altri da noi", con tutta la sua profondita' e complessita'.
Ugualmente la rete ci sbatte in faccia tutti i giorni la nostra solitudine, in un rapporto uomo-macchina che, se cosi' osservato, genera un annichilimento dell'individuo, della sua multisensorialita' e della sua esigenza ancestrale di intepretare e di confrontarsi con il suo prossimo attraverso il lunguaggio del corpo.
Dicevo all'inizio, il bilancio amorevole, per cui di parte, e dunque inevitabilmente positivo, mi porta a dire che Internet non e' neutrale perche', pur con tutte le sue contraddizioni, sta regalando ricchezza all'umanita', a me stessa, molto piu' di quanta ne sta sottraendo.

mercoledì, ottobre 13, 2010

Alla faccia di Internet for Peace

Avevo quasi deciso di abbandonare il mio blog perche' mi ero resa conto che tutti scrivono di tutto su Internet e la ridondanza di informazioni e di punti di vista inibivano la mia voglia di dire sempre qualcosa di nuovo e interessante. Perche' non e' facile dire sempre qualcosa di nuovo e interessante e che aggiunga valore all'esistente e trovavo sempre molte informazioni cosi' utili che avevo quindi deciso non avesse senso aggiungere altro al molto, gia' cosi' rilevante e consistente.
Ma gli episodi degli ultimi giorni mi hanno stimolato a dire di nuovo la mia, perche' secondo me nella community degli scrittori tuttologi digitali italiani, i sedicenti blogger, non sta tirando una bella aria. Un episodio mi e' capitato personalmente qualche giorno fa, quando un gruppetto di persone ha incominciato a discutere su un tema legato all'audience di Twitter in Italia, di cui riportavo i dati in una mia slide che avevo presentato ad un convegno, pubblicata da un blogger, per poi letteralmente accanirsi sul fatto che io avessi fraudolentemente copiato il background di quella slide. Si trattava di una cartina geografica che rappresentava la concentrazione di audience di alcuni social network nel mondo che, per la verita', aggiungeva molto poco in termini di valoriali alla slide, se non abbellendola di colori, peraltro era coperta da altri box di informazioni. La fonte della cartina in secondo piano era stata rivendicata da una persona che lamentava, a ragione, non fosse stata riportata. Pertanto verificando che molto probabilmente quella cartina presa da Internet era stata fatta da tale persona, pur avendone trovate in rete alcune altre simili se non uguali, ho deciso immediatamente di correggerla com'e' giusto che sia, citandone la fonte che con molta probabilita' per questioni grafiche era stata erroneamente cancellata. Il tutto nella mia totale buona fede e onesta' intellettuale. Ma il punto e' che nel thread che ha raggiunto ben oltre 70 post dove si discuteva animatamente sulla veridicita' dei numeri di Twitter in Italia (peraltro fonte Nielsen, non pinco pallino), i toni di alcuni post a cui poi ne sono succeduti altri erano violenti, cattivi, brutalmente ironici e diffamatori, nella gran parte dei casi, postati da persone che non mi conoscono personalmente e che a mia volta non conosco personalmente.
La stessa cosa e' successa a Riccardo Luna, direttore di Wired Italia, in questi giorni. Wired candida Internet al Nobel per la Pace, fa una campagna importante a supporto della candidatura, durata parecchi mesi, non vince il Nobel (e questo "ci sta") ma improvvisamente si scatena il branco dei blogger che cominciano ad attaccare Luna perche' sostengono che la campagna e' una tremenda macchinazione, un'idea di marketing per sostenere le vendite di Wired Italia. E' giu' con le accuse di disonesta' e di tradimento, parole infamanti e violente, cattiverie gratuite. Un susseguirsi di messaggi da parte di molti blogger veramente brutali e al limite della querela per diffamazione, anzi senza al limite.
Non entro nel merito della questione, se non per dire che era ovvio che per sostenere quest'operazione di candidatura al Nobel per la Pace ci volesse il sostegno di una comunicazione e di una campagna, tabellare e virale ma non ho mai dubitato dell'onesta' intellettuale di Riccardo Luna e di Paolo Iabichino (direttore creativo). Non penso ci fosse un'operazione cosi' machiavellica nata per recuperare copie e lettori di Wired, bisognerebbe essere davvero in malafede per pensare una cosa del genere. Com'e' altrettanto vero che, grazie a questa operazione l'awareness di Luna e di Wired sia cresciuta, non so in effetti se la diffusione del giornale ne abbia beneficiato, ma se cosi' fosse ne sarei contenta. Ad ogni modo se mai avessi avuto un dubbio del genere, sull'onesta' del progetto, non avrei fatto altro che rivolgermi al diretto interessato piuttosto che sparare ad "alzo zero". Perche', lo sappiamo tutti, tavolta le parole fanno piu' male di una fucilata,
Allora, io mi chiedo tristemente perche' possano accadere certi fatti? Chi sono questi blogger, queste anime pie della rete che pretendono di esserne i paladini che si permettono di esprimersi e di giudicare con questi toni violenti, iracondi, accusando e diffamando a piacimento persone di malefatte e comportamenti scorretti, senza nemmeno pensare magari prima di tutto di interpellare i diretti interessati per avere una risposta alle loro domande? E dire che Luna e la sottoscritta siamo facilmente raggiungibili, in rete.
Chi sono i veri disonesti in tutta questa storia? E infine e' questa la rete che vogliamo? E' questa la industry che tutti stiamo cercando di sostenere? Sono queste persone i cosiddetti "influencer" che in qualche modo si arrogano il diritto di rappresentarci? Io spero proprio di no. Ovviamente non sono tutti cosi'. Ma io credo che il nostro compito sia anche di impedire sul nascere queste escalation di un numero, per fortuna, non cosi' rilevante di persone che pero' deve essere arginato, isolato e riportato sui binari di una corretta dialettica, perche' alla fine non fanno bene a nessuno, nemmeno a se stessi, se il loro obiettivo dovesse mai essere la ricerca di notorieta'.

giovedì, maggio 20, 2010

Aegis Media is today announcing that it has created a new structure for Isobar, its digital marketing services division

The new structure sees the formation of the Isobar agency network, comprising those companies within the division that currently create communication assets for clients, incorporating creative, planning, technology and data services. This establishes a unique global full service capability for clients, delivered by just over 2,000 people in 30 countries.

The operating units within the Isobar agency network will all now incorporate the new Isobar brand identity.

This transition shall begin with immediate effect for all existing Isobar branded units, as well as within the network’s five key markets; the UK (glue Isobar), the USA and Canada (Isobar North America), Brazil (AgenciaClick Isobar), Greater China (wwwins Isobar) and France (Isobar France).

Commenting on this development, Jerry Buhlmann, CEO Aegis Group plc said; “This initiative is a clear signal that Aegis Media remains committed to its strategy of being digitally ahead, through accelerating our offer to clients, as they increasingly seek integrated marketing solutions driven by digital expertise. The Isobar agency network will enable us to provide more coherent high quality delivery to our clients throughout the world.”

This initiative also sees the creation of a new global management team for Isobar comprising:
Pedro Cabral: Chairman, based in Sao Paulo
Jean Lin: Global Chief Strategy Officer, based in Shanghai
Niku Banaie: Global Chief Innovation Officer, based in London
Mark Cridge: Global Managing Director, based in London

Mark Cranmer will continue in his role as the Global CEO of Isobar. In announcing the global management team, Cranmer said; “It is wonderful to be able to announce a truly international team of talent to now shape the future of our global network. Our organisation has a history of being able to attract exceptional pioneering talent. This is a core value we will maintain at the heart of the network, as we now leverage our ability to bring people and brands together in more powerful ways than ever before. Pedro, Jean, Niku and Mark have been inspiring for me to work with since my arrival here a year ago. We’re looking forward to making the Isobar Agency a potent challenger network in the dramatically changing industry landscape.”
Among the existing Isobar branded units there is also Italy which established its operations since 2003 with a strong team of 50 people lead by Layla Pavone, Managing Director.

domenica, maggio 09, 2010

New look and feel - Bling Bling Pink Blog - getting fun and serious

Dopo un mesetto di lavori in corso ecco qui, Vi presento la nuova versione del mio Blog :-)
Un look and feel piu' adatto a me e alla mia personalita':p
Pink, Fun, Fast, Furious, Serious, Professional but not too much ;-) e naturalmente sempre Bling Bling!
Un ringraziamento particolare agli amici Gianluca Cozzolino e Davide Nunziante che, non solo mi hanno convinta che la versione precedente non rispecchiasse il mio carattere, ma si sono anche presi la briga di rifarlo ed hanno avuto la pazienza di accontentare tutte le mie richieste ei miei capricci, sempre con un sorriso sulle labbra, come solo gli amici veri sanno fare.
Grazie! Stay tuned da domani riprendono le pubblicazioni :)

mercoledì, marzo 17, 2010

IAB SEMINAR 2010 - EDITORIA ONLINE E SOCIAL MEDIA A CONFRONTO

IAB Seminar dal titolo “Social Media e Editoria Online: relazione virtuosa o pericolosa?” è in programma giovedi 8 aprile presso Il Sole 24 ore


Milano, 17 marzo 2010 – E’ stata presentata oggi l’agenda dell’edizione 2010 di IAB Seminar, l'evento annuale di IAB Italia dedicato ad analizzare ed approfondire tematiche specifiche e "best practice" relative ad Internet e al mondo della comunicazione interattiva.

Il tema dell’edizione 2010 sarà "Social Media e Editoria Online: relazione virtuosa o pericolosa?" e sarà declinato attraverso il contributo e la partecipazione di rappresentanti del mercato dell’editoria e dell’nformazione, dei social network e della pubblicita’ interattiva, insieme a giornalisti esperti di Internet e innovazione.

Aprirà i lavori, Carlo Massarini, giornalista, conduttore televisivo, che introdurrà il tema e i contributi previsti nella giornata, condividendo le sue esperienze, da un lato di “sperimentatore” della comunicazione attraverso la realizzazione di innovativi programmi televisivi negli ultimi anni, dall’altro di esperto e profondo conoscitore di Internet e nuove tecnologie.
La giornata proseguirà con l’intervento di Layla Pavone, Presidente IAB Italia e Managing Director Isobar Communications, durante il quale analizzerà l’evoluzione mondo editoria e il fenomeno dei social media per descrivere sfide e opportunità per gli editori.

A seguire, Brad Little, Vice President BuzzMetrics, EMEA di Nielsen terrà un intervento volto ad analizzare le opportunità e il valore che i social media possono apportare al business, con l’obiettivo di aiutare la platea a comprendere più a fondo le logiche e il “funzionamento” di questi nuovi strumenti di comunicazione - dall’ideazione all’implementazioni di progetti di successo.
Il giornalista Enrico Pedemonte interverrà a seguire sul tema "Il ruolo degli Editori online, l'esperienza americana”. Pedemonte, a lungo corrispondente a New York del settimanale L’Espresso e profondo conoscitore di Internet e del mercato IT, analizzerà i mutamenti di scenario in atto nell’editoria americana, segno di tendenze e processi che presto vedremo all’opera anche in Italia.
I lavori si chiuderanno con la Tavola rotonda "Editori online e Social Network: partner o competitor?", moderata da Carlo Massarini, che vedrà la partecipazione di aziende leader quali Banzai, Facebook, Il Sole 24 Ore, .FOX, RAI Net, RCS Digital, Yahoo!.

L’evento è realizzato in collaborazione con Rai, .Fox (Punto Fox), Banzai, Facebook, Yahoo!, Web System il Sole 24 ore.



AGENDA PROVVISORIA
09.00
Registrazione
09.30
Benvenuto – Apertura lavori
Carlo Massarini
Giornalista e conduttore televisivo
09.35
"Social Media e Editoria online: relazione virtuosa o pericolosa?"
Layla Pavone
Presidente IAB Italia e Managing Director Isobar Communications
10.00
"Unlocking the true value of Social media for your business - understanding social media, where to begin, and how to find success!"
Brad Little
Vice President BuzzMetrics, EMEA di Nielsen
10.35
"Il ruolo degli Editori online" l'esperienza americana
Enrico Pedemonte
Giornalista
11.00
Coffee break
11.30
Tavola rotonda "Editori online e Social Network: partner o competitor?"
Modera: Carlo Massarini
Giornalista e conduttore televisivo
13.00
Light lunch

Informazioni su IAB Italia:
Fondata nel giugno 1998, IAB Italia raggruppa i più importanti operatori della pubblicità online in Italia ed è il charter italiano dell’Interactive Advertising Bureau, la più importante associazione nel campo della pubblicità su Internet a livello mondiale. IAB è il punto di riferimento del settore per quanto riguarda la definizione e l’applicazione degli standard, lo sviluppo e la divulgazione di dati e informazioni sul settore, la misurazione e la metrica.
L’obiettivo di IAB Italia è quello di contribuire allo sviluppo del mercato dell’advertising su Internet nel nostro Paese, promuovendo una maggiore e più profonda conoscenza delle opportunità e dei meccanismi nel nuovo media.
Oltre a importanti attività di divulgazione dell’informazione, IAB Italia è particolarmente impegnato nel campo della definizione della metrica e della misurazione dei siti web, nella certificazione del fatturato dell’online advertising e nelle attività di ricerca.
IAB Italia fa inoltre parte del network IAB Europe, la federazione europea nata per favorire lo sviluppo del mercato dei media interattivi e il corretto sviluppo di questo settore nell’industria della comunicazione in Europa.

venerdì, febbraio 26, 2010

Un’indagine esclusiva rivela differenze significative nel modo in cui gli europei utilizzano il web

IAB Europe ha presentato una ricerca sul comportamento e le attitudini online di 32.000 utenti in 16 mercati, da cui emergono alcune marcate differenze ed affinità nel modo in cui gli europei utilizzano il web. Ideato quale supporto agli operatori di settore per comprendere meglio l’impatto di internet sulle vite dei consumatori – sia a livello internazionale, sia nei singoli mercati – il progetto di ricerca annuale “MCDC” (Marketers & Consumers, Digital & Connected) racchiude una miniera di informazioni. L’indagine è stata condotta da InSites Consulting, in partnership con IAB Europe.

L’internet quotidiano
Se i livelli di penetrazione di internet variano ampiamente tra le varie regioni d’Europa, passando dall’85% nei Paesi Bassi al 32% in Romania, il tempo trascorso sul web e la frequenza di utilizzo differiscono pochissimo da Paese a Paese. La maggior parte degli utenti di internet si connette sei o sette giorni alla settimana (71%) e, in quei giorni, il 76% rimane online per più di un’ora. Gli europei del Nord hanno il record di frequenza – il 77% accede a internet giornalmente – ma sono gli europei dell’Est a trascorrere in media più tempo online: un terzo (33%) rimane sul web per 3 o più ore ad ogni connessione.
La quasi totalità degli accessi a internet in Europa avviene attraverso banda larga, mentre le connessioni “narrowband” (a banda stretta) rappresentano solo il 3%. Le connessioni wireless sono diffuse in ambiente domestico, ma con alcune differenze significative: nel Nord Europa, la Norvegia vanta un livello di penetrazione pari al 63%; nel Sud Europa, il 59% delle famiglie spagnole usa il web in modalità wireless, mentre solo il 19% di quelle ungheresi ha un accesso a internet senza fili.

Web entertainment
Secondo i risultati dell’indagine, sono i cittadini dell’Est Europa a consultare maggiormente fonti di intrattenimento online. Il 49% degli intervistati in Ungheria, Polonia e Romania guarda la TV o altri contenuti video sul web, il 44% ascolta programmi radiofonici in tempo reale, il 31% scarica musica, mentre il 27% gioca e scommette online.

Social Networking
Nell’ultimo mese, il 52% degli internauti intervistati ha aggiornato o visualizzato un profilo all’interno di un social network. Come per l’entertainment online, anche in materia di “reti sociali” sono i cittadini dell’Est Europa a distinguersi: il 59% ha visualizzato o aggiornato un profilo nell’ultimo mese. In particolare, guida la classifica l’Ungheria, con il 65%, seguita da Romania (61%) e Polonia (56%).

Acquisti e ricerche online
L’indagine conferma come l’e-commerce rappresenti una delle aree più significative di fruizione del web nell’Europa occidentale e settentrionale. Il 57% degli utenti internet europei ha acquistato un prodotto o un servizio online negli ultimi 12 mesi e circa i tre quarti (74%) hanno affermato di ricercare online informazioni su prodotti o servizi, almeno una volta a settimana. Ma l’Est Europa è l’unica regione in cui gli intervistati sono più propensi ad acquistare un articolo da un altro utente internet (27%) che da un sito di e-commerce (24%).

Catherine Borrel, IAB Europe Head of Research, ha commentato: «Ci piace definire MCDC come una miniera di informazioni, per la portata della ricerca e la capacità di “fotografare” l’utente internet nelle varie accezioni regionali. I risultati ci offrono un’enorme varietà di materiale per conoscere a fondo i consumatori sia a livello paneuropeo, sia in ciascuno dei 16 mercati. Descrivendo il comportamento degli utenti sul web, dalla loro attitudine per l’e-commerce alla consultazione dei vari media, dalla gestione della privacy all’attenzione ai messaggi pubblicitari, MCDC ci aiuta a ricostruire il puzzle dell’Europa online».

Layla Pavone, Presidente IAB Italia e membro del board IAB Europe, ha aggiunto: «L’utilizzo del web in Europa è sempre più pervasivo, di qualità e riguarda numerosi e differenti aspetti della vita di tutti i giorni: acquisti, ricerca di informazioni, intrattenimento. Questa indagine conferma il ruolo centrale della rete quale prezioso strumento su cui continuare a investire a livello sistemico, per sostenere, da un lato, lo sviluppo di nuovi business, dall’altro, la circolazione di idee, conoscenza e culture, rendendo l’Europa all’avanguardia dal punto di vista socio-economico».

Altri dati dalla ricerca MCDC
Attività condotte almeno una volta a settimana (sul totale europeo degli intervistati)
• il 93% usa un motore di ricerca
• l’89% usa le email
• il 79% visita una fonte di news online
• il 45% consulta mappe e percorsi online
• il 43% usa servizi di chat e instant messaging
• il 21% gioca e fa scommesse online

Contatti per la stampa:
Geraldine Gitel, PR Consultant (French/English) Tel: +44 (0) 7917 885380/00 33 6772 5050 publicrelations@iabeurope.eu; ggitel@greenfieldscommunications.com
Lucy Green, PR Consultant (English) Tel: +44 (0) 7817 698366 pressrelations@iabeurope.eu; lgreen@greenfieldscommunciations.com

MCDC
IAB Europe and research partner InSites Consulting ran MCDC (Marketers & Consumers, Digital & Connected) to understand how 32,000 Europeans in 16 countries behave online, and their attitudes to the web. With a wide range of data from e-commerce to media consumption, attitudes to advertising to privacy and personal data protection, it is a goldmine of information, highlighting similarities and differences across the markets surveyed. The 16 countries covered in MCDC are: Belgium, Denmark, Finland, France, Germany, Greece, Hungary, Italy, the Netherlands, Norway, Poland, Romania, Spain, Sweden, Switzerland and the UK. There’s more information online: http://www.iabeurope.eu/research-and-benchmarking/mc-dc.aspx

IAB Europe
IAB Europe is a federation of national Interactive Advertising Bureaux (IAB) across Europe. Its mission is to promote the growth of the interactive advertising markets on behalf of its clients and national members. Supported by every major media group, advertisers, agency, portal, technology and service provider, its voice represents the interest of more than 5000 company members. IAB Europe coordinates activities across the region including public affairs, benchmarking, research, setting standards and best practices. The member countries are Austria, Belgium, Bulgaria, Croatia, Czech Republic, Denmark, Finland, France, Germany, Greece, Hungary, Ireland, Italy, Netherlands, Norway, Poland, Portugal, Romania, Slovenia, Spain, Sweden, Switzerland, Turkey and the UK. Our corporate members include Adobe, Alcatel-Lucent, BBC.com, CNN, comScore Europe, Ernst & Young, Fox Interactive Media, Gemius, Goldbach Media Group, Google, Hi-Media-AdLink, InSites Consulting, Koan, Microsoft Europe, Netlog, News Corporation, Nugg.ad, Nielsen Online, Orange Advertising Network, Publicitas Europe, Right Media Truvo, United Internet Media, Yahoo! and Zanox. www.iabeurope.eu

venerdì, febbraio 19, 2010

L’industria pubblicitaria si riunisce in occasione della terza edizione dell’I-COM Global Summit On Online Media Measurement

Il summit si terrà a Lisbona (Portogallo) dal 10 al 13 marzo 2010 e contribuirà a tracciare un quadro realistico dell’industria pubblicitaria digitale per operatori e investitori

Entro il 10 marzo 2010, data di apertura della terza edizione del Global Summit On Online Media Measurement, gli investimenti effettuati in advertising online da parte dei mercati più maturi supereranno, in alcuni casi, il 20% del budget pubblicitario totale. Questa crescita, tuttavia, è ostacolata dalla frammentazione del pubblico – ripartito su una decina di piattaforme di comunicazione digitali (web, mobile, IPTV, ecc.) – nonché dal crescente numero di format pubblicitari disponibili e di approcci e metriche di misurazione adottati. Pertanto, nell’attuale contesto economico sfavorevole, diventa prioritario tracciare un quadro realistico di quanto accade agli investimenti degli inserzionisti.
L’I-COM (International Conference on Online Media Measurement) annuncia oggi la terza edizione dell’I-COM Global Summit, che si terrà dal 10 al 13 Marzo 2010 a Lisbona (Portogallo) e contribuirà a fotografare in modo chiaro e preciso lo stato attuale del mercato pubblicitario online, aggiornando i partecipanti circa i progressi compiuti ad oggi in tema di iniziative di misurazione a livello mondiale. Tra i temi che saranno affrontati nel corso dell’evento: The True Value of Search, Multi-Channel Attribution Management, Three Screen Measurement, Cross-Channel Insights / Measurement Mashups e Social Media Measurement.
Questo evento unico, supportato dall’intera industry, è stato ideato in collaborazione con le più influenti associazioni del settore pubblicitario a livello internazionale:
• AAAA (American Association of Advertising Agencies)
• ADMA (Asia Digital Marketing Association)
• CAA (Chinese Advertising Association)
• EACA (European Association of Communication Agencies)
• EGTA (Association of Television and Radio Sales Houses)
• EIAA (European Interactive Advertising Association)
• FEDMA (Federation of European Direct & Interactive Marketing)
• IAA (International Advertising Association)
• IAB Europe (The Trade Association for the Digital and Interactive Marketing Industry in Europe)
• IAB US (Interactive Advertising Bureau)
• IFABC EMEA (International Federation of Audit Bureaux of Circulations, Europe)
• MMA (Mobile Marketing Association)
• OPA Europe (Online Publishers Association)
• WAA (Web Analytics Association)
• WOMMA (Word of Mouth Marketing Association)
«Per quanto già oggi siano state definite e condivise a livello internazionale buona parte delle metriche per la misurazione delle performance dell’advertising sui media interattivi, l’evoluzione e l’ampliamento delle piattaforme per la comunicazione digitale richiedono un continuo sforzo in termini di condivisione delle esperienze e delle best practice» ha sottolineato Layla Pavone, Presidente IAB Italia e Managing Director Isobar. «L’obiettivo che ci poniamo è trovare una metodologia condivisa che consenta a tutta l’industry - a livello globale - di usare linguaggi, parametri e standard di misurazione comuni, che tengano conto anche della digitalizzazione di tutti i media offline unitamente all’affermazione di nuovi veicoli e nuovi modelli di comunicazione. Basti pensare al concetto di televisione o video advertising, che oggi si traduce, da parte degli investitori pubblicitari, nell’utilizzo di “multipiattaforme” il cui denominatore comune è il contenuto. Iab Italia ha aderito al progetto evento I-COM sin dalla sua nascita e anche quest’anno porterà il contributo di valore maturato all’interno della nostra community, che ci auguriamo possa essere di grande importanza come dimostrato nelle precedenti edizioni».

La conferenza sarà tenuta in lingua inglese. Maggiori informazioni sul programma e sulla location dell’evento sono disponibili sul sito: www.i-com.org.


I-COM
I-COM (International Conference on Online Media Measurement) è un forum globale organizzato con il supporto dell’intera industry dell’advertising online, per approfondire il tema della misurazione in ambito digitale. Obiettivi del forum sono la promozione della cooperazione internazionale, la condivisione di informazioni e il perseguimento di best practices comuni e condivise.
Per ulteriori informazioni: www.i-com.org.

lunedì, gennaio 25, 2010

Intervista a ISOBAR tratta da Webook Advexpress

Grazie all'integrazione del digitale con gli altri media e alla raccolta dei frutti del lavoro fatto negli anni passati, nel 2009 Isobar ha incrementato il valore non solo dell'amministrato ma anche dei ricavi dovuti a servizi a valore aggiunto. Un risultato ottenuto coniugando l'eccellente conoscenza del mercato italiano al solido know how internazionale.

Intervista a Layla Pavone e Josè Gonzalez Galicia, co-managing directors di Isobar.

Dagli sconvolgimenti della crisi economica sembra emergere un panorama dei media diverso da quello cui eravamo abituati, con gli investimenti su Internet che erodono quote di mercato agli altri mezzi. Alla luce di questo scenario, qual è stato per Isobar l'andamento economico del 2009 e come vi state preparando alla probabile ripresa del 2010?
Layla Pavone - L'andamento economico del 2009 per Isobar è stato assolutamente positivo considerando anche il calo complessivo degli investimenti pubblicitari. Certo noi ci occupiamo di digitale interattivo, dove le cose sono andate un po' meglio, ma il decremento degli investimenti sui media classici è stato mediamente del 15%.

Per quanto riguarda la nostra crescita, ritengo che questi siano i frutti di un lavoro fatto negli anni passati, che ci ha portato ad avere competenze ad altissimo valore aggiunto. Un fattore chiave da questo punto di vista è rappresentato dall'integrazione del digitale con gli altri media, uno dei punti forti di Isobar.
Il risultato è che nel 2009 Isobar ha incrementato il valore non solo dell'amministrato ma anche dei ricavi dovuti a servizi a valore aggiunto. Il 2010 significa per noi consolidare i risultati e lanciare nuovi servizi per la comunicazione online. Inoltre ci attendiamo che il 2010 sia un anno molto importante per gli spostamenti di budget da parte delle aziende sull'online, e non mi riferisco solo alla pubblicità web, ma anche al below the line, che la comunicazione digitale sa coprire più che egregiamente.

Isobar è una struttura dichiaratamente glocal, nel senso che sostiene di unire la conoscenza dei singoli mercati nazionali in cui è presente con una professionalità e una expertise internazionale, e i migliori strumenti a disposizione sul mercato. Quali sono i vantaggi che offre questo tipo di struttura?
Josè Gonzalez - La strategia adottata a livello centrale dal nostro Gruppo è quella di crescere anche attraverso le acquisizioni di realtà forti nei vari paesi, ma lasciando ogni azienda locale con la propria identità. È una politica adottata per esempio anche da grandi aziende come Unilever e Procter&Gamble e c'è una ragione: nel loro caso la ragione è che la famosa 'Signora Maria' rimane affezionata al suo marchio con il quale ha un rapporto molto stretto. Solitamente andiamo a valutare quello che succede negli altri paesi per poi applicare a quello in cui siamo sbarcati ciò che potrebbe funzionare anche lì. Magari anche solo il 50%.

Layla Pavone - Il Gruppo Aegis ha dichiarato circa dieci anni fa che l'interazione digitale sarebbe stata il futuro della comunicazione: ne era talmente convinta da investire cifre importanti nello sviluppo di un network, delle persone e degli strumenti specializzati nel digitale. Il vantaggio poi di avere clienti internazionali, con una visione globale, ha spinto Isobar a dotarsi di applicazioni software e di metodologie molto potenti di insight e delivery, che ora ci portano in dote una qualità del servizio di elevato livello.

La filosofia di Isobar si condensa nell'espressione 'creating time', affinchè il consumatore possa interagire con la marca o l'azienda e cominciare (o continuare) così un percorso di engagement. Quali strumenti adoperate per approfondire al meglio la conoscenza dell'utente/consumatore?
Josè Gonzalez - Il parametro di misurazione che noi osserviamo è il tempo medio di visualizzazione di un certo contenuto. In realtà abbiamo bisogno tutti di nuovi indicatori che misurino l'engagement, il coinvolgimento del consumatore con la marca. Il banner stesso, come strumento di comunicazione, non è affatto superato: dipende da cosa ci metti dentro. E poi, cosa è successo prima e cosa succede dopo che il navigatore/consumatore ha visto la nostra comunicazione? Quello che facciamo in Isobar è creare nuovi parametri che riescano a misurare meglio e più in profondità l'azione degli utenti online.

Layla Pavone - La variabile temporale è in questo momento la moneta più preziosa per valutare il rapporto tra brand e consumatore. I metodi classici di misurazione, come copertura, frequenza e GRP's, sono tuttora validi e importanti, ma il concetto di tempo speso da parte degli utenti online insieme alla marca comporta un'implicazione importate: non sei più tu, azienda, che parli a me consumatore da un piano di superiorità; siamo finalmente alla pari, perchè per parlarmi ed avere la speranza e l’ambizione di coinvolgermi hai bisogno anzitutto del mio tempo digitale.

Uno dei servizi più importanti che offre Isobar è relativo al media planning e buying. Quali sono i vostri punti di forza in questa attività? Quali strumenti utilizzate per pianificare e ottimizzare le campagne dei vostri clienti?
Layla Pavone - I concetti di planning e buying relativamente ai mezzi digitali interattivi sono sempre un po’ riduttivi. Occorre un team con competenze strategiche verticali e specialistiche per capire quali sono le esigenze del cliente e implementarle; abbiamo peraltro strumenti e database esclusivi perché progettati da noi dieci anni fa, che alimentiamo costantemente e che ci permettono di conoscere in profondità l’andamento del mercato dell’advertising online attraverso numerose variabili economiche e di performance e che comprendono dati su concessionarie, editori, formati e ancora altre informazioni, le quali si traducono in un piano media elaborato con rigorosità scientifica e accuratezza.

Isobar offre tutta la gamma completa di servizi per la comunicazione digitale, tra cui Word of Mouth, Search Engine Optimisation, eCRM, Mobile Marketing, etc. Quali sono i servizi che vi hanno dato le maggiori soddisfazioni in quest'ultimo anno?
Layla Pavone - Tutta l'area del social marketing è risultata molto interessante: attraverso il social media l'azienda ha infatti la capacità di richiedere un contributo di pensiero al consumatore, portandolo su un piano di parità; normalmente questo provoca l'endorsement da parte del consumatore dei valori e dei prodotti o della marca. Tra gli altri servizi che quest'anno sono stati brillanti tutta l'area della search, e per quanto riguarda il display advertising va segnalato il video spot.

Josè Gonzalez - oltre a questi servizi citerei il mondo della creatività e dello sviluppo. In questo ambiente la sperimentazione e l'innovazione pagano molto, per questo noi cerchiamo di spingere sempre i nostri clienti a osare un po' di più, sempre nel limite degli obiettivi di comunicazione. Un altro fronte estremamente interessante è il cosiddetto word of mouth: nei prossimi anni sarà il consumatore che detterà la strategia dell'azienda. Gli strumenti attraverso cui avverrà questa trasformazione possono essere molteplici - Facebook, Twitter, per citare i più noti adesso; ma col tempo potrebbero emergerne altri che le aziende farebbero bene a tenere d'occhio.


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ISOBAR COMMUNICATIONS
Via Durini, 28 - 20122 Milano
Tel. 02 776961 02 776961 Fax 02 77696259
isobaritalia@aemedia.com
www.isobar.net

Board di direzione. Giulio Malegori, Paolo Cimbro, Layla Pavone, Jose’ Gonzalez Galicia.
Numeri. Anno di costituzione: 2003. Composizione azionaria: 100% Aegis Media Italia. Addetti: 50. Amministrato: stime chiusura 2009 - 65 milioni di euro.
Collegamenti internazionali: Network Isobar.

venerdì, gennaio 22, 2010

IAB ITALIA in audizione presso le Commissioni Cultura e Trasporti della Camera dei Deputati

Le proposte dall’Associazione per il recepimento della Direttiva europea sulla “Televisione senza frontiere” e la promozione da parte delle Istituzioni di un Codice di Autoregolamentazione nella lotta contro ogni forma di illegalità sulla Rete, i punti chiave dell’intervento di IAB Italia



Roma, 22 gennaio 2010 – IAB Italia è stata audita oggi presso le Commissioni Cultura e Trasporti della Camera dei Deputati, in merito al recepimento della Direttiva cosiddetta “TV senza frontiere”.

Con particolare riferimento all’ambito di applicazione della Direttiva, IAB Italia ha chiesto alle Commissioni competenti di recuperare lo spirito originale del Legislatore europeo – che ha ritenuto necessario specificare e limitare il perimetro di attuazione del provvedimento in più punti dello stesso – e prevedere l’esclusione delle piattaforme online che veicolano contenuti generati e messi a disposizione dagli utenti (UGC).

Come sottolineato da Layla Pavone, Presidente di IAB Italia, il Legislatore europeo, in maniera lungimirante, ha compreso il reale valore che la Rete ha assunto nella gestione della vita quotidiana di milioni di cittadini.
«La continua e inarrestabile crescita di Internet – sia dal punto di vista degli utenti sia delle attività economiche, sociali e culturali – dimostra la forza di questo incomparabile ambiente di comunicazione, fondato sui principi della libertà e della transfrontalierità. La Rete non è solo una piattaforma dove si possono far convergere tutti i media, ma è un luogo di aggregazione, dove si incontrano e sviluppano nuove idee, nuove opportunita’, nella logica di una reale forma di partecipazione democratica» ha commentato Pavone. Pertanto, IAB Italia si auspica che, nel recepimento della Direttiva, anche il Governo italiano ne comprenda le potenzialità e continui a promuovere uno sviluppo di Internet finalizzato alla crescita e alla competitività del Sistema Paese.

Nel corso dell’audizione odierna, inoltre, Fabiano Lazzaroni, General Manager di IAB Italia ha rinnovato la proposta di aprire un tavolo di confronto istituzionale per promuovere un Codice di Autoregolamentazione volto a combattere tutte le forme di illegalità sulla Rete. Secondo IAB Italia – che ha ribadito la propria disponibilità a coinvolgere attivamente i propri associati per la definizione di regole efficaci, flessibili e bilanciate – il ruolo delle Istituzioni dovrebbe essere quello di facilitare il dialogo tra i vari attori coinvolti, affinché i diversi interessi in gioco (Proprietà Intellettuale, Privacy, Libera Impresa e Libertà dell’Espressione) possano trovare un giusto bilanciamento, in un quadro di buone pratiche che prevedano delle forme di cooperazione per condurre efficacemente la lotta a ogni forma di reato.

Informazioni su IAB Italia:
Fondata nel giugno 1998, IAB Italia raggruppa i più importanti operatori della pubblicità online in Italia ed è il charter italiano dell’Interactive Advertising Bureau, la più importante associazione nel campo della pubblicità su Internet a livello mondiale. IAB è il punto di riferimento del settore per quanto riguarda la definizione e l’applicazione degli standard, lo sviluppo e la divulgazione di dati e informazioni sul settore, la misurazione e la metrica.

L’obiettivo di IAB Italia è quello di contribuire allo sviluppo del mercato dell’advertising su Internet nel nostro Paese, promuovendo una maggiore e più profonda conoscenza delle opportunità e dei meccanismi nel nuovo media.
Oltre a importanti attività di divulgazione dell’informazione, IAB Italia è particolarmente impegnato nel campo della definizione della metrica e della misurazione dei siti web, nella certificazione del fatturato dell’online advertising e nelle attività di ricerca.
IAB Italia fa inoltre parte del network IAB Europe, la federazione europea nata per favorire lo sviluppo del mercato dei media interattivi e il corretto sviluppo di questo settore nell’industria della comunicazione in Europa.

mercoledì, gennaio 06, 2010

About real Women and real TV

Al Presidente della Repubblica, On. Giorgio Napolitano
Al Presidente della Rai, Dr. Paolo Garimberti
Al Presidente dell’Agcom, Prof. Corrado Calabrò
Al Presidente della Commissione Parlamentare di Vigilanza, On. Sergio Zavoli
Al Ministro dello Sviluppo Economico, On. Claudio Scajola
Al Vice Ministro delle Comunicazioni, On. Paolo Romani
Al Ministro delle Pari Opportunità, On. Mara Carfagna


Signor Presidente, Signorie Vostre
In occasione del prossimo rinnovo del Contratto Nazionale di Servizio della Radiotelevisione, chiediamo vivamente di porre la massima attenzione sul tema della rappresentazione delle donne in tivù. Da più parti della società civile emerge con crescente urgenza la necessità di un nuovo corso per la figura femminile nelle trasmissioni radiotelevisive ma esso, tuttavia, stenta a trovare un terreno concreto di sbocco.

Il dettato dei principi costituzionali, in particolare all’articolo 3, 51, e 117, è chiaro: “E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e la uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”.
Il servizio pubblico, per primo, potrebbe svolgere un ruolo specifico nel rimuovere l’ostacolo prodotto di fatto da una visione parziale dell’immagine femminile, promuovendo una rappresentazione rispettosa della dignità umana, culturale e professionale delle donne. A tal fine condividiamo e intendiamo sostenere le proposte contenute nell’appello della responsabile dell’Osservatorio Direttiva Servizi di Media Audiovisivi del Dipartimento Comunicazioni, Gabriella Cims, come appreso dagli organi di stampa, (appello pubblicato su Rainews24 del 29/11/2009: “Solo la bellezza fa audience?”), e discusso recentemente nei dibattiti pubblici promossi anche dal CPO dell’Enea e dal CPO del Ministero dello Sviluppo Economico.

Chiediamo pertanto:
-che il servizio pubblico trasmetta programmi ad hoc sulle questioni della vita reale delle donne, offrendo all’immaginario collettivo una maggiore completezza e pluralità di modelli di riferimento della femminilità;
-che il Contratto di Servizio venga emendato, -proposta allegata- poiché la versione in vigore palesa più di un punto debole sotto questo profilo. Basti osservare che non vi è un solo articolo o comma dedicato specificatamente ai temi delle pari opportunità e che la violenza sulle donne è una vistosa “assenza” nella programmazione sociale, (art. 8 comma 6).
-l’adozione di un Codice di Autoregolamentazione Media e Donne e l’insediamento di un Comitato ad hoc che ne monitori l’effettiva applicazione nell’ambito dell’emittenza e dei media in generale. Ciò avvicinerebbe l’Italia agli altri Paesi Europei che già da diversi anni hanno varato iniziative simili, come rilevato dal Libro Bianco del Censis, “Women and Media in Europe”.

Confidando che alla più partecipata riflessione, si affianchi alla nostra voce il significativo Vostro contributo,

vogliate accogliere i sensi della nostra più alta stima.
Roma, 28 dicembre 2009



Mirella Ferlazzo, Pres. CPO Ministero Sviluppo Economico, Via Molise 2 – 00187 - Roma
Elisa Manna, Resp. Politiche Cult. CENSIS
Teresa Chironi, Pres. CPO ENEA
Francesca Brezzi, Pres. Osservatorio studi di Genere, e P.O.(Sapienza, Tor Vergata, Roma Tre) – Prof. filosofia morale a Roma Tre,
Elisabetta Strickland, V. Pres. Istituto Nazionale di Alta Matematica, Univ. di Roma “Tor Vergata”, - Prof. di Algebra e Cons. Scientifico Osservatorio studi di Genere, e P.O.
Annabella Souhodolsky, Pres. CPO RAI
Maxia Zandonai, Pres. CPO Usigrai
Oriana Calabresi, Pres. CPO della Corte dei Conti
Patrizia Cenci, Pres. CPO Istituto Nazionale Fisica Nucleare
Donatina Persichetti, Pres. Consulta Femminile del Lazio
Flavia Barca, Coordinatrice IEM-Fondazione Rosselli
Layla Pavone, Pres. Iab Italia
Lucia Visca, Pres. CPO FNSI.
Marina Cosi, rappresentante FNSI nell’Ifj
Laura Frati Gucci, Pres. Naz. AIDDA, Ass. Imprenditrici e Donne Dirigenti di Azienda
Giacinta Prisant, Pres. Consulta Femminile della Valle d’Aosta
Daniela Cascone, Comp. CPO ATAC e sua rappres.te nella Rete dei CPO di Roma e Provincia
Serena Romano, Pres. Corrente Rosa
Alessandra Servitori, Consigliera Nazionale di Parità
Rosanna Oliva, Pres. di “Aspettare stanca”
Daniela Bellisario, Pres. Servizi interattivi srl
Barbara Vecchietti, JOHNSON & JOHNSON Italy - Mass Market Customer Development Director
Ornella Del Guasto, Fondazione Bellisario
Elisa Manacorda, Dir. Galileo
Alessandra Alessandri, titolare Labmedia
Lorella Zanardo, membro dell’Advisory Board di Winconference – Losanna e coautrice del documentario “il corpo delle donne”