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mercoledì, febbraio 25, 2009

Se solo rileggessimo Leibniz…

Per guardare al futuro bisogna avere sempre presente il passato.E’ quello che faccio tutto i giorni per provare a capire dove saremo tra qualche mese o tra qualche anno. Cosi’, qualche settimana fa ho ripreso dalla mia libreria un trattato di Leibniz. Mi sono emozionata perche’ ho ritrovato uno dei miei filosofi preferiti al tempo del liceo e rileggendolo mi sono resa conto di quanto attuale sia la sua idea di un nuovo sistema sociale. Leibniz, nel 1700, sosteneva che si trattava di produrre abbastanza nutrimento per la nazione al fine di migliorare le industrie attraverso il progresso tecnologico, di rendere sempre ad un prezzo abbordabile le macchine, motore di base dell' azione, al fine che tutti possano costantemente sperimentare tutti i tipi di pensieri ed idee innovatrici, proprie a loro stessi e agli altri, senza perdere tempo prezioso e diceva anche che la vera ricchezza risiede nelle capacità dei cittadini di inventare. Leibniz era convinto anche che l’utopia e’ il limite a cui tendere perche’ la societa’ perfetta è quella il cui obiettivo è la felicità suprema e generale. Secondo Leibniz la ricchezza di una nazione non risiede né nelle ore di lavoro incorporate nei beni (nel sudore necessario a produrli) né nell'abbondanza di oro che corrisponde ad un attivo della bilancia commerciale; per Leibniz la ricchezza è in primo luogo la capacità di una nazione di produrre beni, il principale prodotto di una società sono le persone, e la ricchezza consiste nella disponibilità di un capitale umano di conoscenza e di un'industria manifatturiera in grado di garantire un futuro alla crescita economica. Perciò ogni repubblica secondo Leibniz avrebbe dovuto investire nell'istruzione e mantenere una propria industria manifatturiera. Provate a sostituire alle parole “macchine” “industria manifatturiera” la parola Internet…
...che meraviglia…


p.s. Leibniz introdusse il sistema numerico binario ...

sabato, febbraio 21, 2009

L'ATAC di Roma blocca la campagna pubblicitaria di CURRENT

Quella di CURRENT e' una campagna pubblicitaria "out of home" di grande impatto nei contenuti e tesa a risvegliare l'attenzione degli italiani su tematiche molto importanti e che riguardano lo scenario internazionale ma anche il nostro Paese. La campagna, pianificata nelle stazioni della metropolitana di Roma, che doveva partire ieri, per lanciare il programma di giornalismo d'inchiesta Vanguard, e che sara' on air sul canale 130 di Sky dal 10 marzo, e' stata bloccata dall'Azienda trasporti romana.
Una campagna che l'ATAC di Roma ha vietato di effettuare adducendo spiegazioni che mi preccupano moltissimo sia come cittadina che come professionista della comunicazione.
Il caso e' nato ieri e probabilmente avra' maggiore eco nelle prossime ore. Intanto leggete l'articolo di Repubblica e seguite il caso perche' merita la nostra attenzione e le nostre considerazioni.
http://www.repubblica.it/2009/02/sezioni/politica/gore-spot/gore-spot/gore-spot.html

Gli aggiornamenti in tempo reale sul caso li trovate invece direttamente su http://www.current.com

http://current.com/items/89830965/roma_censura_le_affissioni_di_current.htm

martedì, febbraio 10, 2009

Eluana

ci mancava anche l'autopsia...