Nelle mie innumerevoli elucubrazioni mentali :-) ieri riflettevo su come potrebbe essere suddivisa tra dieci anni la torta degli investimenti pubblicitari.
Dando per scontato che tutti i mezzi saranno digitali, compreso il digitale terrestre e il satellite direi, e ipotizzando che l'attuale classificazione, non sara' piu' sensata:
44% piattaforma televisiva digitale:
- 22% digitale terrestre
- 8% digitale satellitare
- 12% internet tv
12% banner/rich media (al netto degli spot di cui sopra)
24% search e similari
14% mobile
7% ambient media
1% cinema
Come vi sembra? Mi aiutate a fare un ragionamento pur non avendo noi in mano la mitica "crystal ball"?
giovedì, maggio 14, 2009
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18 commenti:
http://www.baekdal.com/articles/management/market-of-information/
articolo US a proposito. La "divisione" dei media e' differente rispetto a quella da te presentata ma credo comunque che la prospettiva storica sia interessante.
ma che bello! grazie davvero molto interessante
@ A_G: grazie, un articolo davvero molto interessante.
@ Layla: anche Maurizio Lupi, qualche giorno fa, aveva pubblicato degli interventi interessanti; chi volesse leggerli può trovarli qui di seguito
http://admaiora.blogs.com/maurolupi/2009/04/piu-investimenti-in-pubblicita-online.html
imho, credo che qualsiasi risultato dipenderà dallo sviluppo della connettività mobile: senza reti, senza dispositivi dal prezzo ragionevole e senza bassi costi d'accesso alla rete, non dobbiamo nasconderci che resteremo sempre in un ambito di nicchia rispetto ad altre piattaforme, più diffuse, più accessibili, più familiari. In molte analisi, poi, non vedo proiezioni su reader e console portatili che, per quanto ancora produttrici di volumi ridotti, presentano, in prospettiva, margini di crescita interessanti. a condizione, e concludo, di sviluppare formati e linguaggi adeguati, non soltanto nuovi ma soprattutto comprensibili, e diffondere un'autentica cultura del network nelle varie organizzazioni.
Ciao Layla, 10 anni è un tempo enorme, non mi sento di azzardare previsioni. Però provo a ragionare "lateralmente". Siamo sicuri che esisterà ancora una suddivisione per "canale di comunicazione"?. Io mi immagino una ulteriore forte crescita dei touch-point digitali con una marea di editori e publisher accessibili da decine di device differenti. Su questo, la tecnologia, penso, potrà aiutare a gestire più efficacemente tale moltiplicazione, rendendo però ancora "fluida" la stessa logica della "torta". Ecco, io me la immagino con 80 piccoli spicchi che si dividono l'80% della spesa e un bel 20% di "Other". Le "label" degli spicchi non so metterle... :-)
@Marco: "Maurizio Lupi" è quello famoso... Io mi chiamo Mauro ;-)
Gulp!
Non ti resta che candidarti, per piacere fallo per me! Altrimenti resterò esposto per sempre alla gogna dei tanti maestrini della Rete! ;-)
naturalmente, mi scuso per l'errore. ciao
più che guardare al futuro mi piacerebbe che si riuscisse a migliorare la situazione attuale dove in italia girano i prezzi per cpm più bassi d'europa ed i piccoli editori di qualità sono costrettia chiudere perchè i grandi budget pubblicitari vanno sulle chat dei grandi portali.
ne ho parlato diffusamente in questo video:
http://micheleficara.com/blog/2009/05/20/ma-la-pubblicita-in-televisione-chi-la-guarda-ancora-meglio-allora-buttarsi-direttamente-su-facebook-saltando-internet/
Ciao a tutti
Bell'articolo.
Io credo che tra dieci anni la pubblicità sul web sarà d'obbligo per evitare il fallimento..Inoltre il rapporto costi/benefici è positivo...Per chi fosse interessato all'internet marketing consiglio di visitare questo blog.
Si, probabilmente lo e
La ringrazio per Blog intiresny
good start
imparato molto
quello che stavo cercando, grazie
molto intiresno, grazie
imparato molto
imparato molto
imparato molto
necessita di verificare:)
Si, probabilmente lo e
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