Nella vita molto spesso siamo portati a sottostimare il valore delle cose piu' semplici, banali e popolari.
Pensiamo che l'esclusivita', l'unicita', l'originalita' di un pensiero, di una circostanza, di un avvenimento facciano la differenza. Questo e' vero.
Ma cos'e' che "muove" il mondo? Cos'e' quel fattore che consente all'umanita' di progredire? Sono le invenzioni geniali di pochi singoli o al massimo di un'elite di intellettuali o piuttosto l'intelligenza collettiva?
Sto leggendo un libro dal titolo "The Wisdom of Crowds" nel quale l'autore, Jim Surowiecki, un giornalista del New Yorker sostiene che sia la saggezza della folla a fare la differenza, che l'unione di piu' intelligenze, l'integrazione di molteplici punti di vista, l'incrocio e la mediazione di ogni singola idea creino piu' valore di quanto possa crearne il genio isolato di una mente illuminata con un quoziente di intelligenza superiore alla media.
Tante semplici e mediocri intelligenze se messe a fattor comune producono, secondo Surowiecki, piu' valore in assoluto e sono la vera causa dello sviluppo della Societa', dell'Economia e del Business.
Io sono d'accordo con Surowiecki. Certo, l'invenzione di un genio puo' far far qualche balzo in avanti al progresso sociale ma statisticamente parlando e' piu' importante la saggezza popolare o per meglio dire e' il contributo di un numero elevato di cervelli, seppur mediamente intelligenti, che poi consente un reale costante ed inarrestabile sviluppo del nostro essere.
Il libro non e' ancora stato tradotto in italiano ma per chi fosse curioso di leggerlo subito lo trova su Amazon e su tutti i piu' importanti e-bookshop internazionali.
sabato, settembre 30, 2006
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5 commenti:
Certamente il potere amplificante del network non è una novità.
Un po come il doppio prodotto 2xy che rende (x+y)^2 superiore a x^2 + y^2.
Peccato che cosi oggigiorno il marketing dia solo importanza all'essere unici, speciali ... trendsetter verrebbe da dire, senza contare la filosofia del "winner takes it all", che sottointende ovviamente che per i non winner non rimane nulla.
Sarebbe bello vedere i concetti di collaborazione, creazione condivisa, condivisione di esperienze e sfide, costituire il backbone di un nuovo modo di fare marketing rivolto ai giovani
Io credo che si stia andando verso una logica di rete anche nel marketing. Credo che tutto cio' che possiamo ricondurre all'interno del concetto web 2.0 sara' l'espression di un nuovo framework all'interno del quale sara' vincente la logica del "Wisdom of crowds"
Il libro E' stato tradotto in italiano, e l'ho trovato anche io geniale.
eccolo:
http://www.fusiorari.it/surowiecki.htm
lo si poteva acquistare con il giornale "Internazionale". adesso non so come trovarlo (io ce l'ho, della folla che me frega!?)
Luciano
La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu
necessita di verificare:)
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