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domenica, ottobre 08, 2006

American dream

L'altro ieri a San Francisco ho conosciuto Chad Hurley, fondatore di YouTube. Questa settimana e' su tutti i giornali internazionali e nazionali finanziari ed economici, Forbes gli ha dedicato la copertina, ieri Repubblica dava per quasi certa l'acquisizione da parte di Google.
Ma la riflessione che volevo fare e' questa: solo in America possono succedere certe cose...e non e' un modo di dire...
Secondo voi, se You Tube fosse nato dalla brillante intuizione di due trentenni rampanti ma italiani avrebbe ottenuto lo stesso successo? Io dico di no. Primo, perche' difficilmente avrebbero trovato un venture capital che a colpi di due/tre milioni di dollari arrivava a finanziare il progetto, tutt'ora in perdita, per 11 milioni di dollari. Secondo perche' gli americani sono tanti, entusiasti e molto estroversi per cui, l'alchimia di un sito nato dall'esigenza di due amici di uplodare e vedere facilmente i proprio video amatoriali, che nel giro di pochi mesi ha iniziato a raccogliere una community di decine di milioni di users che, attraverso un meccanismo di word of mouth, l'hanno fatto diventare il sito piu' desiderabile del momento, e' una "chemistry" tutta made in USA.
Credo abbiate letto che Google sembra che lo voglia acquisire per 1,6 billion usdollars...
Ma il paradosso (che poi tanto paradosso non e') sta nel fatto che la NBC, uno dei piu' importanti network televisivi americani, ha fatto un accordo con Yout Tube in termini di investimento pubblicitario per promuovere i propri programmi televisivi attraverso ...broadcast yourself!
http://www.youtube.com/watch?v=pEa6Cnczy5c
http://www.youtube.com/watch?v=8aL26uOQiDk
La strategia creativa e' a dir poco eccezionale e per chi non avesse ancora idea di come cambiera' l'advertising o meglio il communication planning ecco qui un ottimo esempio del futuro che ci aspetta. La NBC e' stata una delle prime grandi media company a capire il valore dell'audience di You Tube tanto da inginocchiarsi ed andare ad acquistare posizioni pubblicitarie con la speranza di incrementare la propria audience televisiva. E ci potete scommettere che i risultati arriveranno.

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Sono d’accordo con tè. Una riflessione, sembra che il business più proficuo degli ultimi anni sia costruire piattaforme di servizi (poco remunerative) da vendere a google.

Anonimo ha detto...

Segnalazione interessante, non ne sono rimasto così stupito visto che cerco di tenermi aggiornato preparando una tesi sulle ultime frontiere dell'advertising... a mio avviso si sta tornando molto alle parole e il blog è un esempio di questa tendenza. Il banner spesso e volentieri è visto più come un fastidio che come una fonte di informazioni.
Riguardo alla prima parte del post, sono d'accordissimo, qui in Italia le possibilità sono poche (parlo da giovane ventenne)... rispetto ai colleghi d'oltre oceano. La cosa curiosa è che spesso non manca l'intuizione, ma mancano davvero le persone che ci credano a questa intuizione.

Emanuele ha detto...

Non sono d'accordo sul fatto che ci sia un ritorno alle parole: la potenza del blog, che tra () puo anche essere un videoblog, sta nel fatto che viene percepito come "creato dagli utenti finali per gli utenti finali", e quindi piu credibile delle informazioni che vengono da fonti ufficiali ( ad esempio gli ad ).

Un po la stessa cosa che succede con pubblicazioni come Altroconsumo, trasmissioni come Report, e organizzazioni come l'Associazione Consumatori ( che in maniera molto smart le banche stanno usando adesso per dare credibilita alla loro iniziativa di trasparenza ).

Massimo ha detto...

bel post, Layla, dopo ti linko :-)

hai ragione da vendere: se si inginocchia la NBC, prima o poi lo farà anche chi compra pubblicità su NBC. Oh, che bello! Come sono diversi i tempi, rispetto a quando si comprava pubblicità in TV per... promuovere il proprioi portale vendi-banner! :-)

Anonimo ha detto...

Io non sono così d’accordo con massimo la NBC cerca una via di promozione su prodotti che altrimenti non potrebbero essere veicolati su altri mezzi nella stessa forma (video). Un arrivo di inserzionisti è possibile ma con forme diverse dallo spazio tv classico. Quindi l'equazione : se lo compra la NBC lo comprerà anche chi prende i 30 secondi sulla NBC non mi convince.
Un altra cosa non ho capito, la cifra è molto alta, cosa può spingere a un tale esborso, no perché con 1,6 bilioni di dollari di youtube ne fai un centinaio, cosa hanno in mente ? O forse sono io che da italiano piccolo piccolo non capisco il sogno americano ?

Anonimo ha detto...

Parole sante Layla, ne parlavo proprio stasera con degli amici. Delle politiche di Venture Capital americane e dei Business Angels.

La stessa Intel (ma è solo un esempio tra tanti) nacque da una tesi di laurea finanziata da una banca...

E il bello è che non solo sarebbe una cosa "ethically correct", ma anche una possibilità di profitto che i nostri imprenditori e le nostre banche non hanno ancora saputo cogliere.

Antonio LdF ha detto...

E poi ci si meraviglia se si emigra!
Io se (o quando) avrò qualcosa di buono e spendibile da fare, andrò in capo al mondo per realizzarlo!
Sono patriottico perché vado fiero della mia italianità, ma se l'Italia mi da poco, pazienza!
Mi dispiace un po', ma che possiamo farci?!

Anonimo ha detto...

bè, credo che la principale differenza tra "noi e loro"(il loro più grande vantaggio) sia la disponibilità a trovare investitori competenti (aspetto molto importante) e disposti ad assumere il rischio imprenditoriale (in italia una favola...). Comunque sono convinto che anche senza grandissimi investimenti si possa fare ancora qualcosa in internet...

Anonimo ha detto...

Buonasera,
una cosa che non mi è chiara e che nessuno riesce a spiegarmi è questa: come fa youtube a essere in perdita?? immagino che il costo per i server non sia una sciocchezza ma stiamo parlando di milioni di visitatori al giorno.. i soli guadagni tramite adsense non immagino a quante cifre arrivino..

Anonimo ha detto...

E bravo Luca, vedo che hai sviscerato la vera questione: si tratta di un'operazione finanziaria in grande stile... "americano" da romanzo best seller. Acquistano a una cifra esorbitante per poi quotare il tutto in borsa; gli investitori entusiasti da tanto sperpero (se lo fanno ci sarà sicuramente un valido motivo, si diranno tutti...) faranno man bassa di azioni (ciò avverrà soprattutto grazie al momento propizio di notorietà di cui gode you tube). Risultato: un'enorme operazione di alta finanza speculativa, in cui salteranno fuori (e li supereranno di brutto...) i soldini per ripristinare i debiti pregressi, poi you tube, da quel momento in mano a Google, verrà retrocesso a banale piattaforma secondaria con cui vendere prodotti e servizi e..., tanti saluti alla community. E saluti anche a tutti voi. bj Sasha